Le sedi di Brescia e Darfo

Il Conservatorio Luca Marenzio ha la sua sede nel centro della città, ed occupa per una sua parte un vecchio convento agostiniano e per un’altra parte un palazzo ottocentesco, opera dell’architetto Donegani.

Sono attualmente in corso importanti lavori di ristrutturazione, ad opera della Provincia di Brescia e con il contributo sostanziale del Comune di Brescia e della Fondazione Cariplo, ristrutturazione che dovrebbe portare, in tempi ci si augura brevi, all’ottimizzazione degli spazi ai fini per i quali sono destinati.

Il conservatorio dispone di tre saloni: il salone Pietro da Cemmo, il saloncino Zanin (così denominato dal nome del costruttore dell’organo ivi presente), ed una sala ricavata nella torretta della parte vecchia del Conservatorio; tutti i saloni sono forniti di organo e pianoforte, e uno (il Pietro da Cemmo) di due pianoforti a coda; le attività musicali, i saggi, i concorsi, i seminari, le lezioni di Esercitazioni corali ed Esercitazioni orchestrali, si svolgono di norma nel salone Pietro da Cemmo (che presenta peraltro problemi di agibilità) e nel saloncino Zanin; complessivamente le tre sale si dimostrano idonee all’uso, anche se a volte non sono sufficienti in relazione alle numerose attività che vi si devono svolgere.

Adiacente il Conservatorio è posta la chiesa sconsacrata di S. Barnaba, che a seguito di una recente ristrutturazione è stata trasformata in un Auditorium di circa 400 posti. E’ operante una convenzione fra il nostro Istituto ed il Comune che consente al Conservatorio di usufruire del suddetto Auditorium per la propria attività artistica e didattica. Alcuni saggi e concerti si tengono anche presso il Teatro San Carlino, dislocato in un’altra zona, comunque centrale, della città.

 

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Storia del conservatorio

Il Conservatorio di musica Luca Marenzio di Brescia nasce nel 1971 dal precedente Istituto musicale pareggiato “A. Venturi”, con legge n. 663 del 8/8/77; la data di istituzione è fissata dalla Legge stessa al 1/10/71.
Con il medesimo provvedimento e con la medesima data viene istituita la Scuola media interna, che era già comunque funzionante dall’anno scolastico 1966/67, annessa all’Istituto musicale pareggiato “A. Venturi”.
L’organico previsto dalla suddetta legge era di quindici cattedre più il direttore più tredici posti per il personale amministrativo. La presenza dell’Istituto musicale “A. Venturi” è stata parte integrante della storia bresciana per più di un secolo.

Risale infatti al 1864 la fondazione, per iniziativa di una società privata, del primo Istituto musicale “per l’istruzione gratuita del popolo”. Trasformato due anni più tardi nell’Istituto Filarmonico (poi civico) venne intitolato al mecenate Antonio Venturi, appassionato di musica, professore di Scienze naturali e collezionista di violini. Il secolo di vita del “Venturi” racconta molto dell’evoluzione della cultura musicale a Brescia, sollecitando il ricordo di nomi illustri (da Antonio Bazzini ad Arturo Benedetti Michelangeli) ma soprattutto evidenzia un itinerario di progressiva crescita sul fronte accademico ed artistico.
Tale sviluppo è documentato dal costante incremento del numero degli studenti (dai 50 allievi del 1886 ai 620 odierni, 176 dei quali iscritti presso la sede staccata di Darfo Boario T., attiva dal 1978) e dall’aumento delle discipline insegnate (nel 1895 venne istituita la prima cattedra di Pianoforte, mentre solo nel 1947 fu istituita quella di Composizione).

Intitolato nel 1993 a Luca Marenzio, il Conservatorio di musica di Brescia si colloca in una posizione di evidenza nel contesto nazionale, sia per la completezza delle discipline attivate sia per la validità musicale e culturale dei docenti che vi operano.
Oggi la sua connotazione programmatica è da individuarsi in una più stretta connessione operativa con le forze della città ed in un ruolo sempre più centrale per l’attività musicale di Brescia stessa.

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La sede di Darfo, come accennato, viene fondata nel 1978, ed è da quell’anno ospitata nei locali dell’ex Convento Queriniano.
Quest’ultimo, così chiamato perché voluto dal Cardinale Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, fu costruito dal 1721 al 1729 come convento delle Suore della Visitazione. Fiorì per quasi un secolo, e molte famiglie della Valle Camonica e di fuori vi collocarono in educazione le loro figliole poiché le Salesiane vi tenevano un convitto con scuole interne di lettere, di musica, di lavoro femminile, secondo la tradizionale forma di allora per allevare ed educare le giovani di famiglie signorili. Dopo la bufera rivoluzionaria del 1797 e la devastazione napoleonica del 1810 fu riaperto nel 1837 come convento delle Figlie del Sacro Cuore. Il grandioso edificio, formato da circa duecentosessanta locali, di proprietà comunale dal 1975, è stato gradualmente ristrutturato nel rispetto dell’originaria bellezza. Dal 1978, anno della fondazione, il Conservatorio è ospitato nei bei locali, sufficientemente insonorizzati, in attesa di poter fruire di nuovi ulteriori spazi, vista la sua attuale crescente espansione. Nel primo anno di attività, la sezione staccata del Conservatorio di Brescia (allora “L. Venturi” oggi “L. Marenzio”) a Darfo aveva 55 alunni iscritti e 11 docenti, oggi conta circa 170 alunni e 35 docenti.