Dottorati di ricerca

PRESENTAZIONE DOTTTORATI 40° CICLO

Il Conservatorio di Brescia è impegnato dall’aa. 2024/25 in due corsi di Dottorato di 40° Ciclo:

Corso di Dottorato in  “Discipline performative: arti, scienze e tecnologie”, in forma associata con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Il Conservatorio è sede amministrativa.

Il corso ha messo a bando 4 borse PNRR e 2 posizioni senza borsa.

Presentazione:

Il Dottorato AFAM in “Discipline performative: arti scienze e tecnologie” mira a porre le basi per un approccio innovativo alla ricerca di settore che, per il progresso della conoscenza, indaghi le possibilità di una coniugazione metodologica e sistematica tra i saperi dell’arte e quelli della scienza e della tecnologia. In tale prospettiva, fortemente avanzata dal punto di vista delle prassi e dell’epistemologia, le due istituzioni AFAM del Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia e dell’Accademia Nazionale di Danza  si pongono complessivamente l’obiettivo di esplorare sul campo le possibilità di superamento dell’attuale divisione tra il concetto di ‘ricerca artistica’ e quello tradizionale di ‘ricerca scientifico-tecnologica’, mettendo in costante dialogo le teorie con le pratiche e con le tecniche.

Le aree di investigazione del dottorato sono costituite dal patrimonio materiale e immateriale che gli artisti producono attraverso la loro opera, al fine di valorizzarne il potenziale culturale ed educativo in una prospettiva di trasferimento e circolazione dei saperi rivolta agli esperti di settore, come primi destinatari, ma nello stesso tempo tesa a esercitare un impatto comunicativo a beneficio dell’intera collettività.

Il centro del progetto del percorso dottorale consiste in un approccio alla ricerca posta al servizio delle comunità e dei territori, attenta alle trasformazioni culturali e sociali, nel segno d’una civiltà per le arti che promuova il senso di appartenenza, il dialogo, lo spirito d’accoglienza e la capacità di inclusione. In questo quadro, è inoltre sostanziale l’interesse dedicato all’analisi, alla riflessione e allo sviluppo degli strumenti dell’arte e delle nuove tecnologie per l’inclusione e la disabilità, oltreché per una migliore accessibilità ai multiformi documenti che caratterizzano la produttività delle arti performative, sia del passato che del presente.

Attraverso la formazione di artisti-ricercatori, si intende contribuire allo sviluppo di un ‘Nuovo Umanesimo’ in cui gli avanzati saperi artistici legati alle discipline performative conquistino un ruolo proattivo all’interno della cultura iper-tecnologizzata che caratterizza la società contemporanea, potendo fattivamente incidere nella necessità di ingentilire, e rendere più consapevole e responsabile il nostro abitare la terra come esseri umani.

A partire da quattro differenti direzioni di ricerca rappresentate dalle borse PNRR messe a bando per il XL ciclo che toccano le tematiche dell’inclusione, delle pratiche artistiche, della valorizzazione del patrimonio, delle nuove tecnologie per l’arte il corso apre al vasto campo delle indagini percorribili nell’ambito delle arti dello spettacolo. Queste si intendono declinabili nello spazio psico-fisico, mentale e culturale collegato alla transizione digitale, alla trasformazione urbana, alla relazione con l’ambiente che ci circonda, con l’architettura e il paesaggio inteso anche nella sua accezione di soundscape e movementscape, al rapporto infine di scambio e reciproca ispirazione/fruizione tra performer, studiosi, esperti, e pubblico.

Tematiche del corso:

Il corso ha messo a bando 2 posti senza borsa a tematica libera e 4 borse a tematica vincolata che prevedono l’approfondimento di argomenti coerenti con gli ambiti PNRR riguardanti l’innovazione della ricerca in senso cross-disciplinare e intersettoriale per l’inclusione, il progresso delle pratiche artistiche, la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle arti performative, le nuove tecnologie per l’arte, il trasferimento digitale delle conoscenze.

Le linee di ricerca previste dal corso di dottorato sono: performatività musicale e coreutica analizzata e contestualizzata nei suoi aspetti artistici e di supporto alla comunità, includendo gli elementi di innovazione legati anche alle tematiche ambientali che determinano la ricaduta sociale e culturale degli oggetti di studio e degli esiti delle metodologie di ricerca adottate per qualificarli.

Le 4 borse a tematica vincolata sono co-finanziate rispettivamente dall’Accademia Teatro alla Scala e dall’Istituto dei ciechi di Milano, per il Conservatorio, e dalla Fondazione Teatro di Roma e dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, per AND.

Descrizione delle borse di ricerca:

1a borsa Conservatorio: RICERCA INNOVATIVA PER LE PRATICHE ESECUTIVE DELLA MUSICA IN CONTESTI PRODUTTIVI

Il progetto co-finanziato dall’Accademia Teatro alla Scala è dedicato alla ricerca nell’ambito delle performance theories and practices musicali, orientate alla riattualizzazione reflective-based del repertorio collegato alla produzione e formazione musicale dell’istituzione. Il progetto si colloca all’interno degli obiettivi europei della Higher music education che promuove le iniziative di ricerca artistica relative ai cultural heritage nazionali. Il progetto è inteso nel suo valore innovativo, in linea con le finalità del PNRR, oltreché come contributo originale, da parte dei musicisti professionalmente formati al public-oriented, al miglioramento della qualità di vita della società nel suo complesso. Rappresenta inoltre la base per la definizione di un’eccellenza che contempli le aree delle pratiche performative, delle tecniche, dell’insegnamento, dell’innovazione e della ricerca al servizio dell’industria creativa.

2a borsa Conservatorio: IL MAGISTERO PIANISTICO DI ALBERTO MOZZATI: DIDATTICA PER L’INCLUSIONE

Il progetto co-finanziato dall’Istituto dei ciechi di Milano è dedicato alla restituzione della pedagogia del maestro A. Mozzati (1917-82). La sua impronta didattica, sviluppatasi nel corso dell’attività come professore di pianoforte al Conservatorio di Milano, si riverbera oggi attraverso i moltissimi allievi diretti e di seconda generazione che ne conservano l’eredità orale. Un fondo di suoi documenti è conservato all’Istituto, ma la ricerca verterà in particolare sul recupero della sua didattica attraverso metodologie che dalla research-led practice incentrata sull’approccio analitico-tecnico del maestro, vadano a delineare il contesto e il senso del suo magistero. In linea con le finalità PNRR, la ricerca potrà offrire un contributo alla didattica speciale per l’inclusione, aprendosi altresì all’esplorazione di strumenti e dispositivi tecnologici specifici per l’educazione della musica ai non vedenti.

1a borsa AND: RICERCA SUL TEATRO INTEGRATO E SULLE PRATICHE PERFORMATIVE DI INCLUSIONE

Il progetto cofinanziato dal Teatro di Roma parte dall’esperienza di formazione e creazione del Laboratorio teatrale di Piero Gabrielli, modello di integrazione e inclusione di attori e performer diversamente abili, per estendere la ricerca a pratiche espressive e comunicative attente alla sensorialità corporea. Per le discipline coreiche, teatrali e musicali, il corpo è strumento di ricerca e di espressione atto a superare i confini fisici, sociali e culturali, e di conoscenza e di arricchimento, rispondendo ai punti 3-4-11 Agenda 2030 UNESCO per lo sviluppo sostenibile. I progetti potranno riguardare il movimento corporeo negli ambiti coreografici, storici e della pratica terapeutica con assistenza di professionisti del settore, con l’apporto delle nuove tecnologie. Sarà coinvolta la Compagnia XE (Firenze) della coreografa Julie Ann Anzillotti che da 20 anni svolge lavoro di formazione e creazione con persone diversamente abili.

2a borsa AND: RICERCA INNOVATIVA NELLE DISCIPLINE COREUTICHE CORRELATA ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Il progetto cofinanziato dall’Istituto Italiano di Cultura (Parigi) verterà sullo studio della danza italiana e francese, evidenziando i fervidi scambi che storicamente hanno contraddistinto le relazioni culturali tra i due paesi. Particolare attenzione sarà rivolta alle ricerche di coreografi e danzatori che, come nelle avanguardie di primo ‘900, hanno avuto a Parigi la loro fucina creativa. Obiettivo è indagare sulle specificità così come sulle influenze reciproche che hanno animato i rapporti artistici tra i due paesi. Oltre all’approccio storico, il progetto potrà sviluppare direttrici di ricerca rivolte alla ricostruzione/riedizione/creazione coinvolgendo performer e coreografi nella creazione di partiture coreografiche e performance interattive in site-specific per i numerosi musei di Parigi e Roma, in relazione alle opere di pittura e scultura, all’architettura e al contesto urbano.

 

Dottorandi:

  • Gregorio Bardini
  • Francesco Brianzi
  • Lea Giamattei
  • Giulia Marchese
  • Giulia Persi
  • Lorenzo Pusterla

 

Composizione Collegio del Dottorato:

Componenti AFAM professori del Conservatorio:

  • Stefano Bertoli
  • Davide Cabassi
  • Chiara Comparin
  • Leonella Grasso Caprioli (Coordinatrice del dottorato)
  • Marcella Mandanici
  • Nadia Masini
  • Marcello Mazzetti
  • Giuseppe Nicotra
  • Massimo Priori
  • Gabriele Rocchetti
  • Boris Savoldelli

Componenti AFAM professori dell’AND:

  • Francisco Cabanzo
  • Gloria Giordano
  • Natalia Gozzano
  • Alessandra Sini
  • Teresa Rospetti

Componenti professori universitari:

  • Luca Aversano (Università Roma3)
  • Alessandro Antonietti (Università Cattolica)
  • Federico Cinquepalmi (Università La Sapienza)

Componenti da istituzioni culturali:

  • Luca Lantero (CIMEA)
  • Andrea Massimo Grassi (Accademia Teatro alla Scala)
  • Roberto Gandini (Fondazione Teatro di Roma)

 

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